Metto la scheda nell’urna da quasi mezzo secolo, e il mio partito non ha mai vinto le elezioni. Ho cambiato voto parecchie volte passando tutto l’arco parlamentare, ma ho scelto costantemente una parte minoritaria destinata a non governare; o, se lo chiamavano nell’esecutivo, a tradire di fatto il suo programma. Questa è la prima volta che faccio il tifo per il governo. Un governo nato dalle elezioni del 2018, dove una maggioranza d’italiani ha votato come me. …O io come la maggioranza. Sono dunque cambiato io, o il popolo italiano? No, c’è stato di sicuro un equivoco.
Difatti io metto sempre la mascherina, rispetto le distanze e non affollo i luoghi pubblici. Ho scaricato l’app immuni, farò il vaccino e guardo con favore chi partecipa alle domeniche ecologiche, chi ripulisce il parchetto sotto casa, e chi fa volontariato. Qualche volta in montagna ho persino messo nello zaino una bottiglietta di plastica raccattata nei boschi e l’ho portata giù a valle. Non sono un talebano della natura e del senso civico, ma certe brutte cose non le riesco proprio a fare. Poi, ci sono quelli che fanno esattamente l’opposto. Ecco, ormai sono sicuro: molti di essi hanno votato come me.
Stanotte la commissione contenziosa del Senato ha accolto i ricorsi sul taglio dei vitalizi presentati dagli ex parlamentari. Siamo daccapo. Mentre un popolo squalificato è incapace di intercettare il trucco della vita economica e sociale; mentre il nord il sud e il centro del paese pendono dai pifferi dei raccontaballe irresponsabili, la casta fa un colpo di mano ai danni dei propri concittadini. E’ proprio vero che il furbo campa alle spalle del fesso. E la democrazia è il sistema per dare la vittoria ai furbi tenendo legati i destini degli onesti a quelli degli ignoranti.
Vai a leggere i sondaggi e scopri che il M5S non sarebbe più votato da milioni di italiani. Un primo 40% degli intervistati non lo voterebbe più perché il Movimento si è spostato troppo a destra; un secondo 40% perché si è spostato troppo a sinistra; il restante 20% alla voce “altro”. Deprimente! L’ignoranza allevata in tutta l’età repubblicana ha dato i suoi frutti. Nessuno toglierebbe il voto a un elettorato così prevedibile e domestico. Il grido di “onestà” che saliva persino dal popolaccio incolto, fa oggi il pari con l’apostrofe “vergogna!”, tanto abusata persino dai malfattori, o dai semianalfabeti che credono di aver finalmente scoperto un sopruso.
Il vero onesto crede di essere un animale superiore. Crede di non aver bisogno di mezzucci per vincere i confronti. Rispetta la regola perché da essa dipende la sorte del migliore, e si vergognerebbe a morte se dovesse barare anche solo per sopravvivere. Ebbene sì, può essere che proprio questo residuale narcisismo sia il miglior fondamento della vita civile. Può essere che al vertice della società ci ritroviamo purtroppo degli individui che non temono di intaccare la purezza originaria del loro io ideale. E può essere che gli onesti abbiano idealizzato l’umiltà di un popolo che invece è disposto a ogni nefandezza per il proprio tornaconto. Ma se non si può scalfire l’infame lavoro di questa specie di democrazia, che almeno si proceda ad una selezione naturale in piena libertà. Prego il governo, anche in ginocchio, che non appena abbia completato la vaccinazione degli italiani che hanno acconsentito a farla, chiuda i reparti covid. E negazionisti, no vax, manifestanti della libertà, sabotatori delle distanze, amanti dei raduni, dei selfies e delle strette di mano, si curino, se ce la fanno, negli efficientissimi centri della loro sanità privata.
Inaltoicuori.com è un sito senza pubblicità, per tenerlo in piedi non bastano però solo passione e impegno, ci sono ahimè anche spese da sostenere. Se vuoi puoi contribuire con una donazione, anche piccola. Grazie 😉