Salvini e il sovranismo nero vanno fermati, ma questo non vuol dire che il Movimento debba fare un’ammucchiata col Pd. Lega e Pd sono due facce dello stesso tragico passato. Diverse ma entrambe da buttare nel cassonetto della storia. Il Pd è uno dei partiti più fallimentari ed ipocriti mai emersi sulla scena. Si è finto di sinistra per anni salvo poi sposare la deriva neoliberale. Deriva che non ha mai ammesso al punto da essere sostanzialmente in mano alla stessa cricca di dinosauri di sempre. L’unica novità è che Renzi e i suoi sguatteri se ne sono andati e questo ha calmato le acque nel partito. A farli smettere di litigare ha contribuito anche la poltrona che hanno rimesso immeritatamente sotto le terga e un segretario bonaccione. Dovevano sparire ed invece governano. E questo grazie al Movimento 5 Stelle che con questa criminogena legge elettorale ha deciso di cooperare per realizzare quanto promesso agli elettori. Strategia che ha funzionato nei fatti, molto meno nei consensi. Come se l’Italia fosse ancora troppo mafiosa ed inquinata di vecchia politica tutta tifo e chiacchiere per apprezzare. Come se certi tarli italici fossero davvero duri a morire. Compreso l’abboccare a qualche pifferaio magico o a qualche rigurgito ideologico ed illudersi che i problemi si risolvano per grazia ricevuta. Lacune culturali di cui la vecchia politica ne ha sempre approfittato. Come in questi anni.
Quando governava con la Lega, il Pd starnazzava che il Movimento era una iattura e l’Italia stava precipitando in un regime xenofobo e bancarottiere. Oggi che il Movimento governa col Pd, è il turno della Lega ad infamare il Movimento e a denunciare chissà quali sventure nazionali. Bla, bla, bla. Teatranti. Poltronari senza scrupoli. Con l’ascesa del Movimento doveva crollare la Repubblica ed invece non si sono mai visti tali livelli di concretezza e moralità in parlamento. Il modello a 5 stelle ha retto eccome. Al netto di sconfitte politiche e voltagabbana. Ed è questo il punto. Il Movimento non era solo promotore di un programma, ma anche di un modello alternativo. Cittadini al posto dei professionisti della chiacchiera e della poltrona e consultazione degli attivisti negli snodi chiave. Detto e fatto. Il Movimento è l’unica forza che ha l’ambizione di migliorare la politica e la democrazia italiana. Di farle evolvere. Con maggiore legalità, trasparenza e partecipazione. Se rinuncia alle sue peculiarità e ambizioni innovatrici, il Movimento si spegne. Evviva quindi un dibattito sul “cosa” fare domani, ma la sostanza del Movimento non può essere messa in discussione con qualche fantomatico fronte riformista. Un ammucchiata col Pd sarebbe letale.
Pd e Comunisti col Rolex e tutto quel mondo rossastro ha dimostrato fino alla noia di essere incorreggibile e totalmente incapace d’innovarsi e di produrre nuove idee. E se il Movimento ha sfondato, è stato anche per quello. Quanto alla realtà contingente e a questo governo, invece di architettare a tavolino chissà quali fronti, il Movimento deve tenere i piedi per terra, difendere con orgoglio la sua diversità e continuare a lottare. Per proteggere le riforme già approvate e per portarne a casa altre. Punto. Lega e Pd rimangono due facce dello stesso tragico passato. Diverse ma entrambe da buttare nel cassonetto della storia. Con una sola aggiunta. Gli scandali russi, il contesto internazionale e la deriva egoinomane di Salvini hanno dimostrato come il sovranismo nero sia un vero pericolo per l’Italia. Un motivo in più per non arrendersi e dimostrare che un diverso modo d’intendere la democrazia e la politica sia possibile e vincente.
Tommaso Merlo
Fonte: No all’ammucchiata col PD