Di Battista si fa vivo ed è già una gran bella notizia. Il Movimento ha disperato bisogno della sua voce, della sua presenza. Di Battista ribadisce le battaglie sul piatto del Movimento ed esorta ad accelerare. Dice che non ha cambiato le sue idee, ma nessuno le ha cambiate. Checché ne dica la stampa da terzo mondo che ci ritroviamo, checché ne dicano gli zombie del vecchio regime. Il Movimento è sempre lo stesso. È stato costretto a subire qualche sconfitta, ma la sua anima è pulita. Come le sue mani. Nonostante l’aggressione quotidiana dei giornalai di regime, nonostante la dolorosa cooperazione coi vecchi partiti, l’essenza del Movimento è intatta. È stato solo sommerso dalla spazzatura buttata in giro dal vecchio regime, ma il progetto ha funzionato e sta funzionando eccome. Lo dicono i risultati, lo dicono le promesse mantenute, lo dice il comportamento nelle istituzioni dei portavoce.
Il cambiamento si sta solo rivelando più difficile del previsto. Colpa di uno stato elefantiaco e malridotto da decenni di malapolitica, colpa di tarli culturali duri a morire, colpa di un regime marcio fino al midollo. Che si governi con la Lega o con la galassia pidiota ci si ritrova sempre con compagni di viaggio inguaiati in qualche scandalo. E quando si toccano i nervi del vecchio regime come la riforma della giustizia o il conflitto d’interessi o il lobbume concessionario e robaccia del genere, scoppia il finimondo. La Lega ha fatto saltare il governo gialloverde perché quando doveva decidere se schierarsi col popolo o col palazzo, ha scelto il palazzo. Ha scelto di far saltare tutte le riforme in itinere e aggraziarsi le lobby che tengono le redini di questo paese. Lo scheletro del vecchio regime. Salvini ha tradito il popolo, altro che populista. È solo l’ultima metamorfosi del vecchio regime intento a riciclarsi questa volta in veste neofascista. Il vento che soffia è quello e pur spadroneggiare il vecchio regime sta manovrando le vele di conseguenza. Come ha sempre fatto.
L’altro ieri lo skipper era Berlusconi, ieri era Renzi, domani Salvini. Gli interessi dei ricchi e dei potenti non hanno mai avuto colore e nemmeno odore in Italia. Oggi le battaglie che Salvini ha tradito sono in gran parte ancora sul piatto, ma anche il Pd fa i capricci e tutte le volte che il Movimento rilancia la sua volontà riformatrice partono gli sgambetti dei politicanti e il letame dei giornalai. Il vecchio regime è compatto a non voler cambiare. Il cambiamento per loro vorrebbe dire schiantarsi contro le proprie ipocrisie, perdere i privilegi e le rendite che hanno conquistato con le unghie, vorrebbe dire ammettere di aver avuto torto perché solo così si può cambiare davvero nella vita. Ma la porcilaia politica e giornalistica che circonda il Movimento, è in realtà il suo più grande alleato. Ricorda ogni santo giorno a tutti i cittadini lo schifo da cui proveniamo e lo schifo in cui rischiamo di ricadere se il vecchio regime riuscirà a distruggere il Movimento e tornare a comandare. Di Battista si fa vivo ed è una gran bella notizia. Il Movimento ha disperato bisogno della sua voce, della sua presenza. Le battaglie sul piatto del Movimento sono sempre quelle e non ci sono alternative. Si deve accelerare e mantenere la rotta.